23 agosto, ore 21:00, Alessano – Dalla Sonata alla Suite

23 agosto, ore 21:00, Alessano – Dalla Sonata alla Suite

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23 agosto, ore 21:00, Alessano, Giardino del Convento dei Frati Minori Cappuccini - Dalla Sonata alla Suite.
Duo Francisci-Colasanti

Diplomata in pianoforte, clavicembalo e composizione al Conservatorio di Pescara e dell’Aquila, all’Ecòle International de Piano di Losanna e al Conservatoire Superieur de Musique di Ginevra. Ivana Francisci si è esibita nei cinque continenti: Royal Accademy of Music di Londra, RAI di Roma , St. Martin in the Fields, Blackheat,  AGIMUS,  Istituto Italiano di Cultura a Londra, Oxford University, Ottawa University , Palacios das Arts  Belo Horizonte, Royal University di Melbourne, Istituto  Dell’Orefice e Teatro S. Carlo di Napoli, Wiener Summer Festival,Heilingekreutzer, Ravello Festival, Albacete Summer Concert , Illinois State University, Teatro dell’Opera di Roma, Museo del ‘900 a Milano, Hailuodon Musiikkpaivat in Finlandia. Ha recentemente effettuato un  Tour di concerti in Corea del Sud con esecuzione integrale di La Bohème, in collaborazione con l’emittente televisiva coreana CBS, nei più importanti teatri nazionali: Seoul (Lotte Concert Hall), Busan (Ha Neul Yeon Theater of the Busan Film Center), Pohang (Hyoja Art Hall)  e Gangwon (Baeckriung Art Center) .  Ha accompagnato al pianoforte  insigni musicisti come Vincenzo Mariozzi,  Bruno Incagnoli, Antony Pay, Maxence Larrieu, Angelo Persichilli,  Susanna Rigacci (con la quale prosegue un sodalizio da una decina d’anni), Gabriel Suovanen e Norma Fantini ed ha inoltre partecipato a trasmissioni radiofoniche della Rai (Radiotre “La barcaccia”) in qualità di pianista con grandi  Maestri  come Fiorenza Cossotto, Paolo Coni, Giuseppe Taddei e Silvano Carroli e per i Concerti al Palazzo del Quirinale a Roma, trasmessi in diretta su Rai RadioTre e su Euradio. In qualità di compositrice ha realizzato lavori sinfonici per orchestra, per piano solo e composizioni di musica da camera. Numerose le incisioni discografiche. Maestro collaboratore del Teatro Marrucino di Chieti dal 2005 al 2011 e per lo stesso ruolo nel  GO Abruzzo Festival dal 2015 a oggi.  E’ fondatrice e presidente di Euregio Klassika, Associazione Culturale con sede a Trento. Docente di Conservatorio da quasi un ventennio, è attualmente titolare di Lettura della Partitura al Conservatorio Bonporti di Trento. 

 

Isotta Maria Colasanti Frequenta il Corso Giovani Talenti presso il Conservatorio Monteverdi di Bolzano sotto la guida dei  Maestri Carlo Grante e Cristiano Burato e  contemporaneamente il Liceo Classico Prati di Trento, nel quale coltiva anche il suo vivo interesse per le lingue moderne.  All’età di 10 anni ha tenuto il suo primo recital pianistico per il Festival di Hailuoto (Finlandia). Nel 2019 ha eseguito il Concerto per pianoforte e orchestra  K413 di W. A. Mozart al Festival Pianoforum di Novate (Mi) e per il Go Abruzzo Festival un concerto per pianoforte solo.  L’anno seguente si è esibita in due concerti solistici eseguendo la Sonata Waldstein di L. V. Beethoven e gli Improvvisi op. 90 di F. Schubert. Recentemente ha partecipato al “Rachmaninov Journey” dell’Accademia di Merano con l’esecuzione della Romanza op.34 n.14 “Vocalise”,  alla rassegna “Il Pianoforte al Monteverdi” dedicato alle composizioni pianistiche di F. Liszt  con l’esecuzione di “Gnomenreigen”, al XXXVI “Festival PianoMaster”, North Lake Como, al 43° Festival “Incontri Europei con la Musica”- Sala Alfredo Piatti di Bergamo, alla XXIV edizione del Velia Festival per i concerti alla Fondazione Alario, al Festival Primavera Musicale di Contursi (Sa), per la XIX Stagione Concertistica dell’Orchestra del Teatro Cilea, Teatro Zanotti Bianco di Reggio Calabria.

PROGRAMMA

Wolfgang Amadeus Mozart (1756–1791)
Sonata a quattro mani K. 381
Allegro
Rondò alla polacca. Andante
Tema e 12 variazioni

Wolfgang Amadeus Mozart (1756–1791)
Sonata a quattro mani K. 521
Allegro
Andante
Allegretto

Fryderyk Chopin (1810–1849)
Scherzo n. 2 op. 31
Pf – Isotta Maria Colasanti

Gabriel Fauré (1845–1924)
Dolly Suite op. 56
Berceuse – Allegretto moderato
Mi-a-ou – Allegro vivo
Le jardin de Dolly – Andantino
Kitty-valse – Tempo di Valse
Tendresse – Andante
Le pas espagnol – Allegro

Cécile Chaminade (1857–1944)
Pièces Romantiques op. 55
Primavera
La chaise à porteurs
Idylle arabe
Sérénade d’automne
Danse hindoue
Rigaudon

Convento dei Frati Minori Cappuccini di Alessano

Il Convento dei Cappuccini di Alessano fu fondato il 29 agosto 1628 per volontà del vescovo Nicolò Antonio Spinelli, come testimonia il notaio Massenzio Gallo. Secondo alcune fonti, l’origine della fondazione è legata a una visione miracolosa avuta dal vescovo, malato da anni, della Vergine e di San Francesco che gli chiesero di costruire un convento. Il terreno fu acquistato dalla mensa vescovile e da un fondo dei frati conventuali, con autorizzazione papale.

La costruzione della chiesa, dedicata inizialmente a San Giuseppe e poi a Santa Maria degli Angeli,  fu sostenuta anche dalla duchessa Laura D’Aiello, moglie del signore di Alessano Fabrizio Guarini. La consacrazione avvenne nel 1656. Soppressi nel 1809, i frati tornarono nel 1929 grazie all’impegno di padre Giulio Gadaleta e al sostegno dell’intera popolazione.

Negli anni ’30, sotto la guida di padre Pio Lagioia, il convento fu ristrutturato radicalmente per accogliere il noviziato. Si costruì un nuovo braccio, si demolirono vecchi ambienti e si trasformò il “camerone” in coro. Anche la chiesa fu ampliata, modificata nella struttura e nella facciata, rifatta nel 1942 con rosone, lunetta ceramica e timpano.

L’altare maggiore racchiude la tela del Perdono d’Assisi del frate pittore Angelo da Copertino. Questo capolavoro ligneo, intarsiato con varie essenze, è articolato in tre settori con al centro il Perdono d’Assisi, lateralmente le tele di S. Anna e di Isaia, e in alto l’ovale di S. Giuseppe e Gesù Bambino. Più volte restaurato nel Novecento, fu oggetto nel 2018-2019 di un complesso restauro curato da Dario Taras e dalla restauratrice Rita Raffaella Cavaliere, con rimozione, disinfestazione, consolidamento e ricollocazione delle singole parti. Le tele furono trattate secondo i moderni criteri conservativi. Il restauro ha restituito alla comunità un prezioso bene storico, artistico e devozionale.