24 luglio, Castiglione d’Otranto – Ombra e luce

24 luglio, Castiglione d’Otranto – Ombra e luce

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24 luglio, ore 21:00, Castiglione d'Otranto, Chiesa di San Michele Arcangelo - Ombra e luce.
Francesco Pio Bakiu, pianoforte

Francesco Pio Bakiu, nato a Napoli nel 2002, proviene da una famiglia di musicisti da generazioni. Ha cominciato a studiare il pianoforte in tenerissima età sotto la guida della nonna Laura Guspini, ed è stato seguito da vari maestri, tra cui il Maestro Ruben Daniel Juarez.

Attualmente studia con il Maestro Dario Candela presso il Conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno frequentando il biennio di Pianoforte. Ha completato il triennio di Maestro Collaboratore presso il Conservatorio San Pietro a Majella, laureandosi con il massimo dei voti. Ha partecipato a vari concorsi Vincendo primi e secondi premi. E’ risultato secondo classificato al premio pianistico Napolinova 2024 vincendo una borsa di studio per 2 concerti e per partecipare alla masterclass annuale del Maestro Leonid Margarius.

A Luglio 2023 e 2024 ha partecipato alla masterclass tenutasi a Foligno dal Maestro Vincenzo Maltempo,e a Gennaio 2024 ha vinto una borsa di studio indetta dall’Istituto degli studi filosofici di Napoli,per frequentare la Masterclass con il Maestro Daniel Rivera.

Svolge attività concertistica in Italia e all’estero come solista. Si è esibito in particolare a Napoli in sale prestigiose come nella sala del refettorio al Museo di san Martino e Palazzo Serra di Cassano presso L’istituto Italiano degli studi Filosofici.

È stato selezionato dalla prestigiosa associazione musicale Alessandro Scarlatti,in collaborazione con il Conservatorio di Musica di Salerno “Giuseppe Martucci” per una serie di concerti che si sono tenuti tra Napoli, Salerno e presso il teatro dell’Opera di Tirana (Albania). Recentemente si è esibito per l’associazione Musicale “IAAMS”, in concerto dove ha eseguito brani per Pianoforte solo e con Il Violoncellista Ilir Bakiu.

PROGRAMMA

Aleksandr Skrjabin (1872–1915)
Sonata n. 2 op. 19

Claude Debussy (1862–1918)
4 Preludi dal Secondo Libro L. 123
Bruyères
General Lavine – eccentric
La terrasse des audiences du clair de lune
Ondine

César Franck (1822–1890)
Prélude, Choral et Fugue op. 21

Chiesa di San Michele Arcangelo di Castiglione d’Otranto

Risale al XVII secolo ed è dedicata a San Michele Arcangelo. È una sobria costruzione barocca, ad unica navata, con altari dedicati alla Madonna Immacolata e a Sant’Antonio di Padova. Di particolare pregio è l’antico organo a canne Vincenzo De Micheli. L’organo è situato nella chiesa madre della parrocchia “San Michele Arcangelo” in Castiglione d’Otranto. Si tratta di un organo di scuola pugliese attribuibile senz’altro al maestro organaro magliese Vincenzo De Micheli e quindi databile alla seconda metà dell’ottocento, ma il maestro riutilizzò un consistente numero di canne e parti lignee di un organo più antico, settecentesco. Il lavoro di restauro ha posto in luce alcuni elementi decorativi, con motivi floreali, di origine settecentesca rinvenuti all’interno dello strumento in tavole di riuso, sotto la pedaliera e dietro il pannello amovibile della consolle. Purtroppo, per questa sua collocazione, la decorazione che illustra steli di fiori che hanno petali rossi simili ai fiori di garofano, non può essere ammirata. L’organo anticamente non era posizionato dov’è ora, ma dietro l’altar maggiore, sulla parte alta dell’abside con una cantoria in stile cui si accedeva dalla sagrestia. Sotto l’organo era situato il coro ligneo, che andò distrutto nel 1994. Questo stato di cose viene già descritto nelle risposte ad un questionario per la Visita Pastorale inviato dal parroco dell’epoca don Giuseppe Contaldo all’arcivescovo di Otranto mons. Caiazzo nel 1874: “vi è annessa sacrestia, coro, con organo sopra il coro.”

A memoria di anziani ormai scomparsi, l’organo rimase lì fino ai primi anni del secolo XX, poi, forse sotto la reggenza del parroco Giuseppe Miali, probabilmente per mettere in risalto la statua del protettore, Sant’Antonio, che fu posizionata proprio al posto dell’organo antico fino al 1963, anno in cui fu abbattuta l’antica cantoria ed aperto il finestrone attualmente istoriato con l’immagine di Cristo Risorto, l’organo fu traslato all’ingresso della chiesa nella controfacciata e fu necessario edificare una nuova cantoria, molto semplice e lineare, appunto quella attuale. Nello smontaggio della cassa per il restauro si è rinvenuta una scritta in lapis “Poggiardo” e “1908” probabilmente il luogo di provenienza della maestranza e la data della traslazione dell’organo”.