25 agosto, ore 21:00, Andrano – Musizieren

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25 agosto, ore 21:00, Andrano, Castello - Musizieren.
Ivan Rabaglia, Bianca Rabaglia, Francesca Senatore, Giulia Rossi e Giulia Di Palmo

Ivan Rabaglia, nato nel 1971, è il violinista del Trio di Parma sin dalla sua costituzione nel 1990. Si è diplomato con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore al Conservatorio “A. Boito” della sua città e si è perfezionato con Franco Gulli, Stefan Gheorghiu, Giuliano Carmignola, Pavel Vernikov, Ilya Grubert, Zinaida Gilels, il Trio di Trieste (Dario De Rosa, Renato Zanettovich, Amedeo Baldovino) e con Isaac Stern al Chamber Music Workshop di New York. Insieme ai suoi colleghi del Trio, Alberto Miodini ed Enrico Bronzi, ha vinto il 1º premio al 16° Concorso Internazionale Vittorio Gui di Firenze nel 1992, il 2º premio al 2º Melbourne International Chamber Music Competition nel 1995, il 2º premio al 47° Internationaler Musikwettbewerb der ARD München nel 1998 (1° non assegnato), il 1º premio al 1º Concours International del Musique de Chambre de Lyon nel 2004 e ha ottenuto il premio “Abbiati” della critica musicale italiana nel 1994. L’attività svolta con il Trio ha portato Ivan Rabaglia a suonare per le più importanti istituzioni musicali italiane ed estere: Accademia di S. Cecilia di Roma, Società del Quartetto di Milano, Amici della Musica di Firenze, Teatro La Fenice di Venezia, Unione Musicale di Torino, Amici della Musica di Palermo, Filarmonica di Berlino, Konzerthaus di Vienna, Wigmore Hall di Londra, Lincoln Center e Carnegie Hall di New York, Salle Molière di Lione, Performance Arts Center di Mosca, Filarmonica di S. Pietroburgo, Teatro Colón di Buenos Aires e festival internazionali fra cui Lockenhaus (Austria), Luzern (Svizzera), Melbourne (Australia), Sligo (Irlanda), Lake District (Inghilterra), Bad Kissingen (Germania), Cartagena (Colombia), Orta e Portogruaro (Italia). Ha suonato con illustri musicisti tra i quali Bruno Giuranna, Simonide Braconi, Simone Briatore, Alessandro Carbonare, Fabrizio Meloni, Eduard Brunner, Guglielmo Pellarin, Wolfgang Holzmair e come solista con direttori quali Vladimir Delman, Angelo Campori, Carl Melles, Franco Petracchi, Hubert Soudant e Anton Nanut. Alle numerose registrazioni radiofoniche per le più importanti emittenti italiane, inglesi, tedesche, americane e australiane si aggiunge un’attività discografica che include l’integrale dei Trii di Brahms e l’op. 65 di Dvořák per UNICEF, l’integrale dei trii e il Triplo Concerto di Beethoven, il Trio e le Sonate di Ravel, la sonata e il trio con chitarra di Giuliani per la rivista Amadeus, la prima incisione mondiale dei quartetti di De Fossa, l’Histoire du Tango di Piazzolla, i Trii e le Romanze di Shostakovich per l’etichetta Stradivarius con cui vince il premio come miglior disco dell’anno 2008 della rivista Classic Voice, l’integrale per trio di Pizzetti, Liszt, Schumann e Dvorak per l’etichetta Concerto, Schubert per Decca e il trio di Cajkovskij, incisione live alla Wigmore Hall di Londra, per la casa Movimento Classical. Ha insegnato musica da camera alla Scuola Internazionale del Trio di Trieste a Duino e alla Scuola di Fiesole. Già professore di violino presso l’Istituto Musicale “Vecchi-Tonelli” di Modena, ha proseguito la sua attività didattica al Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara, al Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma e attualmente all’Accademia Nazionale “Santa Cecilia” di Roma. A questo prestigioso incarico affianca corsi e masterclass nelle Accademie di Biella, Pinerolo e Portogruaro. Suona un violino Giuseppe Baldantoni costruito ad Ancona nel 1850.



Bianca Rabaglia è nata a Parma il 30 dicembre 2005; dopo le prime note con il padre, all’età di sei anni ha proseguito lo studio del violino presso la Scuola Suzuki “In Crescendo” e a nove anni è stata ammessa al Conservatorio “A. Boito” di Parma. In seguito ha partecipato regolarmente ai concerti dedicati ai “Giovani Talenti” del Conservatorio. Nel 2015 ha vinto il Primo Premio Assoluto al Concorso “E lucevan le stelle” organizzato dall’Associazione Parma Lirica. In seguito è stata invitata, in qualità di solista, a Expo 2015 di Milano. Nel 2018 ha vinto il Primo Premio Assoluto al Concorso “Clara Wieck Schumann” di Massa e la selezione nazionale per i concerti dell’ESTA a Bologna e a Cremona. Nel 2020 è stata ammessa al Triennio Accademico del Conservatorio di Parma con il massimo dei voti, entrando nelle classi di violino e musica da camera di Luigi Mazza e Pierpaolo Maurizzi. Nel 2022 e nel 2023 si è esibita come solista al Festival Bosa Antica e al Paganini Guitar Festival. Nello stesso anno ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale “Giovani Musicisti – Città di Treviso”. Nel 2024 è stata selezionata per il progetto “OERAT incontra i Giovani Talenti” per il quale si è esibita al Teatro Regio di Parma in qualità di solista nel Concerto di Mendelssohn, insieme all’Orchestra Arturo Toscanini. Nel 2025, con lo stesso concerto, si esibisce come solista insieme all’Orchestra Cupiditas al Teatro dell’Affratellamento di Firenze e al Teatro Magnani di Fidenza. Segue diverse masterclass con importanti musicisti del panorama internazionale tra cui L. Hagen, S. Tchakerian, O. Semchuk, M. Costea, D. Schultheiss, A. Nannoni, A. Valentino, A. Lucchesini, G. Gnocchi, Trio di Parma. Attualmente sta frequentando l’Accademia di Musica di Pinerolo con Sonig Tchakerian e il corso di alto perfezionamento con Pavel Berman all’Accademia Perosi di Biella. Suona un violino copia di Giovanni Battista Guadagnini di Andrea Zanrè.

 

 

Francesca Senatore nasce nel 1998, inizia a studiare la viola con il maestro Matteo Gigantino. Nel 2019 consegue la laurea triennale di primo livello in viola presso il conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno. Si trasferisce successivamente a Cremona dove, nel 2021, consegue la laurea di secondo livello presso il conservatorio Claudio Monteverdi nella classe dal maestro Francesco Fiore. Nello stesso anno è ammessa al corso di perfezionamento del maestro Bruno Giuranna presso l’accademia Stauffer Center for Strings. Nel 2023 consegue il diploma per il corso di perfezionamento di musica da camera presso l’Accademia di Santa Cecilia di Roma seguita dal maestro Ivan Rabaglia. Dal 2022 si trasferisce a Berna per studiare nella classe del maestro Patrick Jüdt presso l’Hochschule der Künste. Segue numerose masterclasses con i maestri Simonide Braconi, Hartmut Rohde, Pierpaolo Maurizi; a Parma, presso il conservatorio “A.Boito”, segue il corso di alto perfezionamento di musica da camera in formazione di duo viola-pianoforte sotto la guida del Trio di Parma. Nel 2022 è ammessa ai corsi estivi dell’Accademia Chigiana di Siena e ha occasione di esibirsi in formazione da camera con il maestro Salvatore Accardo. Collabora per i concerti dell’Accademia Chigiana anche negli anni successivi e si esibisce con l’Orchestra da Camera Italiana del maestro Accardo. Suona in numerose formazioni cameristiche in occasione del Lerici Music Festival, del festival Trame Sonore di Mantova e del Festival Bastia Umbra; in Svizzera partecipa ai corsi di formazione dell’ECMA, collabora con il Piano Trio Festival e si esibisce in quartetto presso lo Yehudi Menuhin Forum di Berna. Collabora inoltre con l’orchestra filarmonica del Teatro alla Scala e con l’orchestra dell’Arena di Verona.

 

 

Giulia Rossi, violoncellista, si è diplomata al Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze con A. Nannoni e si è perfezionata con A. Meneses, M. Brunello, R. Pidoux ed E. Bronzi. 

Ha suonato nel Trio Parmigianino e nel Trio Felix ed ha collaborato con le orchestre AFOS, Sinfonica Toscanini e numerose orchestre da camera. Attualmente suona  nel Quartetto Jean Paul. Insegna musica e violoncello presso l’Istituto De La Salle di Parma. 

Suona un violoncello di F. Caussin del 1860.

 



Giulia Di Palmo, nata nel 2000 nel territorio salentino, si avvicina allo studio del pianoforte in tenera età. Nel 2016 viene ammessa al Triennio Accademico di primo livello presso il Conservatorio Tito Schipa di Lecce, dove nel suo percorso accademico sarà affiancata da due validi docenti quali la Mº Rossella Ricci e il M° Pierluigi Camicia con il quale frequenterà L’accademia di alto perfezionamento ” Aldo Ciccolini” si Trani sino al 2020. Nel 2020 viene ammessa al biennio specialistico di Musica da Camera presso il Conservatorio Arrigo Boito, dove si laurea nel 2022 sotto la guida del M° Pierpaolo Maurizzi, mentore del rinomato Trio di Parma, con il massimo dei voti a cui si aggiunge lode e menzione d’onore. Qui ha modo di sperimentare l’ambiente cameristico che la città di Parma offre, collaborando con diversi gruppi cameristici e con la classe di Percussioni del Conservatorio stesso guidata dal M° Danilo Grassi. Svolge una intensa attività di concerti in formazioni cameristiche presso la città di Ostuni, presso la Casa della Musica di Parma, e il Comune di Manduria e per il Festival Del Capo di Luca, e per il comune di Valona in Albania presso il Teatro Petro Marko. Partecipa al concerto/conferenza per la presentazione del libro “Debussy, ovunque lontano dal mondo” di Enzo Restagno. Partecipa a diverse masterclass di perfezionamento con Ivan Rabaglia, Alberto Miodini, Barnabas Kelemen, Antonio Valentino, Andrea Noferini, Enrico Bronzi, Roberto Cappello e Brenno Ambrosini. Partecipa a diversi concorsi nazionali ed internazionali, in particolare vincendo il primo premio in aexequo presso il concorso “Città di Treviso” nella sezione duo Pianistico. Recentemente ha suonato per il Ritratti Festival di Monopoli in veste di solista con un’orchestra di percussioni, portando alla memoria un balletto di Azio Corghi per due pianoforti e percussioni, rieseguito a Dicembre 2023 presso l’auditorium del Carmine a Parma per il premio delle Arti. Inoltre, a Luglio 2024 viene selezionata per partecipare come artista in residence presso il Festival di Pratovecchio “Naturalmente Pianoforte”. Attualmente frequenta il primo anno del biennio specialistico di pianoforte presso il conservatorio Arrigo Boito di Parma sotto la guida del M°Alberto Miodini, affiancando i suoi studi a contratti di collaborazione pianistica e insegnamento presso scuole ad indirizzo musicale.

PROGRAMMA

Wolfgang Amadeus Mozart (1756–1791)
Sonata per violino e viola n. 1 K. 423
Allegro
Adagio
Rondeau. Allegro

Johannes Brahms (1833–1897)
Sonata n. 3 in re minore per violino e pianoforte, op. 108
Allegro
Adagio
Un poco presto e con sentimento
Presto agitato

Robert Schumann (1810–1856)
Quintetto per pianoforte e archi in mi♭ maggiore op. 44
Allegro brillante
In modo d’una marcia. Un poco largamente
Scherzo. Molto vivace – Trio I et II
Allegro ma non troppo

Castello di Andrano

Il castello trova le sue origini nel XIII secolo come opera fortificata. L’edificio venne successivamente adeguato alle nuove esigenze belliche nel XV secolo, epoca in cui i Saraceno erano signori di Andrano. I lavori furono sicuramente accelerati in seguito all’invasione turca che interessò la vicina Otranto nel 1480, mettendo in allarme i centri limitrofi. Lo stesso Antonio Saraceno, allora signore di Andrano, accorso in aiuto ad Otranto con un suo esercito, vi perse la vita.

Il castello presenta una pianta quadrangolare, rinforzata agli spigoli del prospetto principale da torrioni a sezione quadrata. Un cornicione marcapiano divide il piano nobile da quello inferiore, mentre la facciata conserva una caditoia, perpendicolare al portale d’accesso. Il castello nasce come masseria poi diventa masseria fortificata. E dal 1300 al 1500 si costruisce anche al primo piano.

Al primo assetto architettonico corrisponde la torre cilindrica – ornata anch’essa da un cornicione marcapiano e, in alto, da archetti e beccatelli – il fossato, ormai visibile solo sul lato posteriore dell’edificio, e la torre sud occidentale. L’edificio è stato poi oggetto, nel corso dei secoli, di continui ampliamenti e rifacimenti. Interessante il cortile, che presenta una scala interna, tre eleganti e raffinate finestre e una colombaia. Numerose le epigrafi che si possono leggere sui fregi delle finestre e delle porte sia all’interno che all’esterno del castello.

Dopo i Saraceno, il castello divenne dimora degli Spinola di Gallipoli (1606), dei Gallone di Tricase (1618-1734) e dei Caracciolo di Marano, proprietari del castello fino a non molti decenni fa. Dopo i Caracciolo, il maniero fu in parte venduto alla famiglia Bentivoglio e in parte donato all’istituto Maestre Pie Filippini. Venne acquistato dall’amministrazione comunale nel corso degli anni Ottanta.