
27 agosto, ore 21:00, Acquarica del Capo, Masseria Celsorizzo - Romantiche armonie.
Duo Zecchillo-Merolla

Diplomato in clarinetto presso l’Istituto Musicale “G. Paisiello” di Taranto sotto la guida del M° Rocco Brandonisio con la votazione di dieci/10, laureato presso l’Istituto Musicale “Giovanni Paisiello” di Taranto in Discipline Musicali: indirizzo interpretativo, strumenti a fiato (clarinetto) con votazione 110/110 e musica da camera con votazione 110/110 e lode. Andrea Zecchillo ha seguito corsi di alto perfezionamento musicali con i maestri: Richard Stoltzman, Calogero Palermo, Vincenzo Mariozzi, Stefano Novelli, Karl Leister, Alessandro Carbonare, Corrado Giuffredi. Ha partecipato a diversi concorsi musicali ottenendo il I premio sia nella categoria solisti che in quella di musica da camera tra i quali: 9° Concorso “Vincenzo Vitti” Castellana Grotte 2010 (Primo Premio assoluto), VII concorso LAMS Città di Matera 2007 (Primo premio assoluto), IV concorso nazionale “N. Van Westerhout” 2008, 11° Concorso Internazionale di Musica EUTERPE 2009, IX concorso “Rosa Ponselle” Matera 2009 ecc. Ha ricevuto la borsa di studio della XXXVII edizione del Corso di perfezionamento musicale L. Angelini. Ha collaborato in qualità di clarinetto, clarinetto basso e clarinetto in mib con l’orchestra della fondazione lirico sinfonica del Petruzzelli, l’orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto, Orchestra Tito Schipa Lecce. Nel 2022 incide il CD “Romantiche Armonie” con musiche di Weber e Schumann per clarinetto e pianoforte prodotto da ArteVives aps. Vincitore nel 2016 del concorso a cattedra per l’insegnamento di strumento musicale (Clarinetto), è attualmente docente di clarinetto presso il liceo Musicale “Casardi” di Barletta.
Diplomata nel 2005 in pianoforte al Conservatorio “E. R. Duni” di Matera, nel 2014 in didattica presso il Conservatorio “C. Gesualdo da Venosa” di Potenza e nel 2016 in musica da camera presso la Scuola di Musica di Fiesole sotto la guida del M° Bruno Canino (FI). Lucrezia Merolla ha al suo attivo innumerevoli partecipazioni in concorsi pianistici e cameristici nazionali ed internazionali, nei quali ha conseguito numerosi primi premi e borse di studio. Si é esibita in diverse occasioni con l’orchestra eseguendo il Concerto n. 3 op. 37 di L. v. Beethoven (2018), il Concerto in Re minore BWV 1052 di J. S. Bach (2019), il Concerto n. 5 op. 73 Imperatore di L. v. Beethoven (2021).
Nel 2019 è stato pubblicato il CD “Hommage a Zbinden – Solo and Chamber Works”, (ed. Da Vinci Classic), lavoro monografico dedicato a brani solistici e da camera del compositore contemporaneo svizzero Julien-François Zbinden e nel 2022 il CD “Romantiche Armonie” con musiche di Weber e Schumann per clarinetto e pianoforte prodotto da ArteVives aps.
Parallelamente a quella concertistica, svolge attività didattica. É docente di Pianoforte presso il Liceo Musicale “G. Tarantino” di Gravina in Puglia (BA).
PROGRAMMA
Robert Schumann (1810–1856)
Fantasiestücke op. 73
Zart und mit Ausdruck
Lebhaft, leicht
Rasch und mit Feuer
Johannes Brahms (1833–1897)
Intermezzo op. 118 n. 2
Camille Saint-Saëns (1835–1921)
Sonata per clarinetto e pianoforte op. 167
Allegretto
Allegro animato
Lento
Molto allegro
Claude Debussy (1862–1918)
Première Rhapsodie per clarinetto e pianoforte
Luigi Bassi (1833–1871)
Fantasia da concerto su temi del Rigoletto

Masseria Celsorizzo di Acquarica del Capo
Situata nella periferia di Acquarica del Capo, lungo la strada per Torre Mozza, Masseria Celsorizzo si lascia ammirare dalla superstrada Leuca-Gallipoli. Suggestiva è la corte interna, un intreccio di archi sospesi, miracolosamente salvi nonostante la loro ardita leggerezza.
Il fulcro dell’insediamento è la magnifica torre quadrata, che si eleva su tre livelli e domina tutto l’abitato di Acquarica. Due sono le sue peculiarità: il piano terra a scarpata, simile a una rampa di lancio, ingloba una chiesetta basiliana del XIII secolo dedicata a San Nicola di Mira. Al suo interno resistono alcuni affreschi, tra cui spiccano La Cena Mistica, un Cavallo coricato, i SS. Cosma e Damiano, il Pantocratore e S. Giovanni Crisostomo con cartiglio.
La seconda caratteristica è la parte sommitale: un ballatoio che sostiene una torretta con splendide mensole a tre bombature, che reggono un parapetto aggettante con feritoie e una caditoia continua tra le fiancate della torre.
A 30 metri, verso nord, si erge una torre colombaia cilindrica, divisa in due livelli da un cordolo e cinta alla base da un toro marcapiano. L’ingresso, sopraelevato, immette in un interno con buche per i colombi e scalette a gradini sporgenti. In alto, una lastra di pietra reca la data 1550 e una dedica della famiglia Guarino.